Lo stile Luigi Filippo in Francia (1830-1848)
Lo stile Luigi Filippo si sviluppa in Francia intorno al 1830 e si manifesta negli arredi
e nei mobili con un maggior inborghesimento, in riflesso ad una sempre più crescente industrializzazione
con i suoi criteri di quantitā, praticitā ed economicitā; infatti dopo il 1830 nuove macchine consentono
di tagliare piallacci assai larghi (seguendo la circonferenza del tronco) e dello spessore quasi
di un foglio di carta. Per l'epoca era una novitā incredibile. In Francia si continua a produrre
mobili in stile Impero e Restaurazione, di conseguenza i gusti e le mode risentono di una certa
confusione e incertezza. Ne risulta una decorazione ricca e gremita di intarsi, intagli e sculture
dorate con motivi di foglie, cigni e cornucopie mentre le forme si appesantiscono sempre più.
Sono sempre più abbondanti le curve di sedie, poltrone e divani anche per l'introduzione delle
molle (le prime compaiono nel 1826, un'innovazione del Biedermeier) alle quali molto spesso
vengono applicate delle rotelle per spostarle con più facilitā. In definitiva, si può dire che
in Francia, lo stile Luigi Filippo è un'involuzione dello stile Restaurazione, con una forte
accentuazione degli elementi ornamentali.
Lo stile Luigi Filippo in Italia (1830 ca -1850 ca)
Diversa è stata l'interpretazione dello stile Luigi Filippo in Italia,
dove questi mobili vengono talvolta familiarmente chiamati "filipponi".
Lo stile Luigi Filippo italiano è caratterizzato soprattutto dagli intagli
molto forti presenti però solo su sedie, divani e specchiere: grovigli di
conchiglie, rose, foglie, frutta e riccioli, fioriscono molteplici.
Gli altri mobili viceversa hanno superfici lisce su cui si distendono
eleganti e simmetriche le venature del noce o talvolta del mogano.